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Trento, 2 marzo 2008 Fischio d’inizio per la campagna elettorale della Sinistra Arcobaleno, dopo la rottura dei giorni scorsi con la Margherita e la decisione di correre da soli in vista delle elezioni del 13 e 14 aprile. A fare da sfondo alla neonata alleanza elettorale, però, più che un rassicurante arcobaleno c’è un cielo minacciosamente plumbeo. Rifondazione non ha nascosto le perplessità per una nuova candidatura di Marco Boato, reduce dalla sesta legislatura. L’assenza di Agostino Catalano al gazebo di ieri pomeriggio in piazza Fiera non è stata certo un segnale distensivo, ma i meno maliziosi lo possono leggere come un comportamento galante per dare spazio a Lucia Coppola ed Elisa Bellé, i due nomi di Rifondazione per la Camera. E proprio la giovane Elisa Bellé ha approfittato dell’occasione per mandare qualche avviso agli alleati. «E’ importante dare un segnale di rinnovamento con un processo decisionale che coinvolga la gente e che dia spazio ai giovani e alle donne». Rinnovamento: parola che non fa proprio rima con Boato, che replica così. «Non mi pare che Bertinotti abbia trent’anni, così come Giordano o il presidente della Repubblica. Per chi ha molte legislature alle spalle anche Rifondazione ha fatto delle deroghe ed è normale che sia così. L’importante è che si trovino 16 nomi buoni (10 per la Camera, 6 per il Senato) e sono sicuro che ci riusciremo con un mix tra giovani ed esperti, uomini e donne». Tra rassicurazioni e previsioni, però, l’ex leader del Sessantotto trentino deve anche rispondere a chi lo accusa di incoerenza: si sgancia dalla Margherita per la corsa elettorale, ma resta in giunta provinciale al fianco di Lorenzo Dellai. «Non vedo alcuna incoerenza - commenta il capogruppo dei Verdi - perché col governatore i rapporti sono ottimi. L’incoerenza, semmai, c’è tra Ds e Margherita e tra chi chiede voti ai cittadini per eleggere candidati fuori dai blocchi». Sulle note dei dischi di Bandabardò, Modena City Ramblers e Daniele Silvestri si inizia una campagna elettorale che vuole unire il popolo della sinistra, come spiega Elisa Bellè. «Tra un po’ prepareremo un calendario e gireremo tutte le valli del Trentino per confrontarci con la gente e sentire il loro parere. Alla base del nostro lavoro, infatti, ci devono essere trasparenza e condivisione». |
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